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Cantetto a più voci: Bachmann, Celan und ein Gedicht von Ungaretti

Die bemerkenswerte Tatsache, dass Ingeborg Bachmann und Paul Celan, die zwei ikonischen Figuren der deutschsprachigen Lyrik nach dem Zweiten Weltkrieg, kurz nacheinander (1961 und 1968) Gedichte von Giuseppe Ungaretti übertragen haben, ist zwar Gegenstand zahlreicher Aufsätze und einiger Dissertationen, aber sie wurde bisher kaum im Zusammenhang mit dem intensiven poetischen Dialog zwischen den beiden Dichtern, der in einem Netz von gegenseitigen Zitaten, Paraphrasen und Andeutungen in ihren Texten Ausdruck findet, untersucht. Im folgenden Aufsatz wird der Frage nachgegangen, inwieweit sich in Bachmanns und Celans Übertragungen des Gedichts Per sempre Spuren dieses ‹poetischen Dialogs› erkennen lassen, die den Texten eine weitere Bedeutungs- oder besser gesagt Resonanzebene geben. In seiner scheinbaren Schlichtheit drückt das Gedicht Ungarettis das Versprechen aus, an der Erinnerung der unwiederbringlich verloren geglaubten geliebten Person festzuhalten, und spricht dabei einen der sehnlichsten Wünsche der Poesie aus: den orphischen Traum, die Zeit umzukehren. Das sind Themen und Motive, in denen sowohl Bachmann als auch Celan viele Berührungspunkte mit ihrer Poetik wie ihrer persönlichen Welt wiederfinden konnten, wie manche Eigenheiten ihrer Übertragungen und Parallelen mit eigenen Texten nahe legen. Aus dem einen Gedicht von Ungaretti entstehen somit zwei ganz unterschiedliche und doch verwandte Gedichte, die sich als Momente eines dreistimmigen Dialogs besser verstehen lassen.

Il fatto degno di nota che Ingeborg Bachmann e Paul Celan, le due figure iconiche della poesia di lingua tedesca del secondo dopoguerra, abbiano tradotto entrambi a breve distanza di tempo (1961 e 1968) poesie di Giuseppe Ungaretti, è oggetto di numerosi studi, che si limitano per lo più a un confronto fra testo originale e traduzioni, senza indagare le eventuali relazioni con l’intenso e sofferto dialogo personale intrattenuto dai due poeti, che trova espressione in una rete sotterranea di rimandi e allusioni reciproche nei loro testi. Il presente articolo si concentra sulla poesia Per sempre, tradotta da entrambi, ricercando nelle rispettive versioni le tracce di questo ‹dialogo poetico›, che aggiungono un ulteriore livello di significato e di risonanza ai testi. Nella sua apparente semplicità la lirica di Ungaretti enuncia la promessa di tenere vivo il ricordo della persona amata irrimediabilmente perduta e dà voce a uno dei desideri più sentiti della poesia: il sogno orfico di invertire il corso del tempo. Sono temi e motivi, in cui tanto Bachmann quanto Celan potevano ritrovare molte affinità con la propria poetica e il loro mondo personale, come alcune singolari soluzioni nelle loro traduzioni e coincidenze nei loro testi suggeriscono. Dalla singola poesia di Ungaretti scaturiscono così due poesie appa - rentate e allo stesso tempo assai differenti, che appaiono alla lettura come momenti di un dialogo a tre voci.

DOI: https://doi.org/10.37307/j.1866-5381.2021.01.02
Lizenz: ESV-Lizenz
ISSN: 1866-5381
Ausgabe / Jahr: 1 / 2021
Veröffentlicht: 2021-05-26
Dokument Cantetto a più voci: Bachmann, Celan und ein Gedicht von Ungaretti